I discorsi e le lettere se li porta via il vento, contano i fatti
Pubblicato da Edoardo Pisani in Politica interna · Domenica 07 Lug 2024 · 2:30
Le parole pronunciate o scritte rimangono semplicemente una dimostrazione di intenti fine a loro stesse se poi non sono seguite dai fatti. E' ciò che sta accadendo in seguito alla inchiesta di Fanpage che ha mostrato che cosa accade all'interno delle organizzazioni giovanili di Fratelli d'Italia, il partito della presidente del consiglio. Quello che più conta però sono i fatti oltre che le parole. E' abbastanza chiaro che i giovani di FDI sono stati "educati" dalla organizzazione del partito alla emulazione del fascismo. Loro, per la maggior parte non maggiorenni, non avrebbero mai potuto inneggiare al Duce o all'antisemitismo se qualcuno non li avesse indottrinati adeguatamente. La scuola non tratta questi argomenti e si limita a parlare della storia romana arrivando forse alla prima guerra mondiale ma mai arriva a trattare quel periodo storico buio della dittatura fascista della quale l'Italia è stata vittima. L'unico modo per entrare in contatto con quel periodo storico è l'indottrinamento di un partito come Fratelli d'Italia che ha nel proprio simbolo la fiamma tricolore del Movimento Sociale Italiano nato dalle ceneri del fascismo. Giorgia Meloni si scandalizza per l'inchiesta di FanPage ma punta il dito contro i giornalisti piuttosto che contro il suo partito ed ora ci vuole far credere che lei non ne sapeva niente. Quindi sei a capo di un partito e non sai che cosa si insegna ai giovani che si iscrivono al tuo partito ? Peggio me la racconti.
Purtroppo poi ci sono i fatti che confermano la deriva autoritaria di Fratelli d'Italia che vorrebbe tentare di imporre una nuova dittatura mascherata dalla elezione diretta del Presidente del Consiglio. Una procedura che non esiste in nessuna parte del mondo in quanto palesemente autoritaria e antidemocratica. Soprattutto poi secondo le modalità che la nuova fascista Meloni vorrebbe imporla al paese. Ammiccando il popolo con la chimera di decidere direttamente chi dovrà governare il paese, la riforma costituzionale proposta dal governo (altro fatto incompatibile con la Costituzione italiana) prevede un premio di maggioranza abnorme per il partito/coalizione del futuro capo di governo. Il presidente del consiglio si troverà infatti un parlamento nel quale la sua coalizione avrà la maggioranza assoluta dopo poi aver tolto al Capo dello Stato la prerogativa di sciogliere le camere, di nominare senatori a vita e di nominare il capo del governo ed i suoi ministri. Una specie di dittatura della durata di cinque anni durante la quale il capo di governo eletto dal popolo avrà pieni poteri. Insomma in buona sostanza una nuova forma di fascismo più "democratico" ma sempre di dittatura si tratta.
Questi sono i fatti che condannano Giorgia Meloni e che la dipingono come la nuova Mussolini del terzo millennio.
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