La "dura" risposta italiana a Israele: giochiamoci una partita

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La "dura" risposta italiana a Israele: giochiamoci una partita

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Pubblicato in Politica internazionale · Domenica 13 Ott 2024 ·  1:30


Mentre l'esercito israeliano ormai ha preso di mira i militari Unifil della missione Onu in Libano sparando quotidianamente su di loro per costringerli a sgomberare, l'Italia si appresta a giocare una partita di calcio proprio con Israele per la Nationals League. Un'ulteriore riconoscimento del genocidio che Netanyahu sto conducendo sul popolo palestinesi. Non solo nessuno nel mondo occidentale si azzarda a non fornire armi al governo criminale israeliano, non solo nessuno riesce a proporre una minima sanzione a quel paese che si comporta esattamente come il regime nazista del quale è stato vittima durante la seconda guerra mondiale, ma addirittura il nostro paese riconosce ancora lo stato canaglia di Netanyahu giocando una partita di calcio e di fatto certifica il suo assenso alla politica di guerra e di sterminio di quello stato.
L'unica reazione agli spari contro i militari Unifil è stata quella timida dichiarazione del ministro Crosetto che è riuscito a dire "forse Israele sta commettendo un crimine di guerra". Che poi ricordarsi dell'eventuale crimine di guerra per cinque militari feriti e non aver tirato in ballo la questione al cospetto di oltre 42mila civile sterminati dall'esercito israeliano fa veramente sorridere.
Nemmeno la presidente del consiglio si è scomodata in questa occasione a urlare che Israele sta mettendo in atto un genocidio del popolo palestinese con una delle sue solite facce spiritate con tanto di occhi fuori dalle orbite, quelle facce che gli vengono tanto bene ma quando difende quella famiglia che non ha, quella patria che non rispetta e quel Dio che offende ogni giorno.


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