Un governo frustrato sfoga la sua rabbia fascista sui ragazzi
Pubblicato da Edoardo Pisani in Politica interna · Sabato 24 Feb 2024 · 2:00
Ormai gli episodi repressivi che questo governo sta mettendo in atto dal momento del suo insediamento rappresentano un marchio di fabbrica per l'esecutivo Meloni: un governo fascista senza se e senza ma. Si è passati dai provvedimenti ad hoc che hanno per istituire nuovi reati e inasprire pene, per passare all'identificazione di liberi cittadini che protestano pacificamente o che inneggiano all'Italia antifascista, fino ad arrivare agli ultimi episodi di ieri nei quali degli energumeni vestiti da poliziotti hanno preso a manganellate dei giovani a Pisa e Firenze che intendevano manifestare contro la guerra e contro il genocidio del popolo palestinese. Soprattutto a Pisa si sono viste scene vergognose di una violenza inaudita contro dei minorenni, episodi che declassano l'Italia da paese democratico a paese governato da una banda di fascisti della peggior specie. D'altra parte la maggioranza di governo, dopo aver fatto promesse inattuabili come la riduzione delle tasse e/o il blocco dell'immigrazione, si trova a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica soprattutto dagli interventi di segno opposto nel settore dell'economia. La frustrazione, derivata dalla presa di coscienza che per esempio in tema di tasse non sarà possibile alcuna diminuzione quanto piuttosto un aumento imprescindibile (già avviato con la cancellazione degli sgravi sulle accise della benzina, l'aumento dell'Iva sul gas, aumento dell'Iva sui prodotti per l'igiene intima e prodotti per l'infanzia), viene sfogata sui manifestanti che per qualunque motivo scendono in piazza. Naturalmente la narrazione del governo e di Giorgia Meloni è lontana dalla realtà e la dimostrazione sono gli interventi da stracciarola che LA presidente del consiglio mette in atto ogni volta che interviene in qualche discorso pubblico. La realtà purtroppo è un'altra: quella di un governo che non può mantenere le promesse in campo economico e interviene in altri settori come l'immigrazione, il presunto ordine pubblico, la giustizia e in ultimo la Costituzione con il preciso intento di uccidere la democrazia e trasformare una repubblica parlamentare in una democratura di stampo putiniano.
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